Mentre per molti è da sempre un hobby o una vera e propria passione, negli ultimi mesi il ciclismo ha attirato moltissimi nuovi utenti, che per via delle esigenze dettate dalla situazione epidemica hanno iniziato a scegliere la bicicletta – o la più moderna e-bike – come principale mezzo di trasporto.
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Nel corso della pandemia che stiamo vivendo, molte persone con difetti della vista potrebbero pensare di ricorrere a lenti a contatto a uso prolungato, in modo da evitare i disagi causati dagli occhiali, primo tra tutti l’appannamento delle lenti dovuto all’uso della mascherina.
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Sebbene ad alcuni non vadano a genio, le pulizie di casa possono trasformarsi in un’ottima occasione per effettuare del sano movimento, specialmente in un periodo come questo in cui gli spostamenti e le attività sono fortemente limitate per via della situazione pandemica. In alcuni casi, possono persino diventare una pratica gratificante!
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I mesi invernali portano con sé lo sconforto di giornate gelide, tra folate di vento e spiragli di aria fredda che ci perseguitano non solo all’aperto ma talvolta anche negli ambienti domestici. Lo stress climatico tipico dell’inverno mette alla prova anche i nostri occhi, che spesso risentono del freddo e soprattutto degli sbalzi di temperatura. Come reagiscono gli occhi alle temperature invernali?
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Sono l’organo di senso più sviluppato e una guida nelle attività quotidiane, ma spesso non ricevono la giusta cura e attenzione. Gli occhi hanno bisogno di essere tutelati per continuare a performare ed evitare ripercussioni nel lungo termine: vediamo insieme come proteggere i nostri occhi e la nostra vista con 5 semplici abitudini quotidiane.
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Nel corso di questa emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, moltissimi stanno lavorando nella comodità del proprio ambiente domestico, più o meno giorni a settimana. Quali insidie nasconde però lo “smart working” per la salute dei nostri occhi?.
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Celebrata ogni anno, il secondo giovedì del mese di Ottobre, questa importante iniziativa, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’IAPB (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità) assieme all’Unione mondiale dei ciechi (UICI in Italia), contribuisce a sensibilizzare sul tema della prevenzione.
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In un periodo storico in cui, a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19, numerose aziende hanno dovuto optare per la modalità Smart Working, tanti lavoratori si sono ritrovati a trascorrere ancora più ore davanti al computer, aumentando così il rischio di andare incontro a fatica e stanchezza oculare!
Quali sono le cause?
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Una transizione che porta con sé molti dubbi e domande, perché è risaputo come in preparazione di questa fase delicata della vita di una donna si verifichino molti cambiamenti che possono destare profonda preoccupazione; tra questi, ben note sono per esempio le “vampate di calore”, sintomo piuttosto frequente che purtroppo incide sulla qualità della vita. L’insieme di queste modifiche che interessano il corpo della donna viene chiamato “sindrome climaterica”.
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Tra i mille impegni quotidiani è difficile dedicare del tempo alla cura degli occhi. Spesso, e soprattutto quando non si hanno mai avuto problemi, tendiamo a trascurarli, mentre con un po’ di consapevolezza in più possiamo integrare alcuni piccoli gesti nella nostra quotidianità con grandi benefici in termini di salute e benessere!
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Era Natale quando nel lontano 1961 dalla mente e dalle mani dello scienziato Otto Wichterle presero forma le prime lenti a contatto (idea che va comunque attribuita a Leonardo da Vinci); non fu un risultato affatto semplice da ottenere, perché la difficoltà stava nel riuscire a realizzarle senza romperle, garantendo al tempo stesso contorni perfettamente lisci.
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Opinione comune è che la luce blu, emessa da smartphone, computer e tablet, compagni della nostra quotidianità (e anche spesso delle ore notturne), sia dannosa per la vista. Ma qual è il parere in merito degli esperti? Facciamo chiarezza.
Cosa fare in termini di prevenzione?
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Con la bella stagione aumenta il tempo che passiamo all’aria aperta e con esso, la possibilità di incorrere in disturbi agli occhi. Caldo, sole, vento e sostanze presenti nell’aria possono infatti causare secchezza oculare, bruciore, arrossamento e prurito.
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