Con la bella stagione aumenta il tempo che passiamo all’aria aperta e con esso, la possibilità di incorrere in disturbi agli occhi. Caldo, sole, vento e sostanze presenti nell’aria possono infatti causare secchezza oculare, bruciore, arrossamento e prurito.
Vediamo quali sono i principali fattori che possono portare ad una maggiore sofferenza degli occhi quando si sta all’aria aperta:
SOLE: le radiazioni UV possono danneggiare i tessuti della superficie dell’occhio e la cornea | |||
CALDO E VENTO: le alte temperature e il vento possono far evaporare più velocemente il film lacrimale, causando attrito nel movimento delle palpebre, con conseguente arrossamento degli occhi e secchezza | |||
SOSTANZE ALLERGIZZANTI trasportate dall’aria come pollini e graminacee possono provocare allergie oculari |
Esporre i nostri occhi al sole senza protezione può causare fotocheratite. La fotocheratite è un’infiammazione della cornea causata da luminosità atmosferica molto intensa, soprattutto se riflessa da superfici come neve, sabbia o acqua. Si tratta di una specie di “ustione degli occhi” con sintomi come occhi rossi, sensazione di corpo estraneo, sensibilità alla luce (fotofobia), lacrimazione.
La migliore prevenzione è indossare occhiali da sole con lenti di qualità, meglio se avvolgenti, e un cappello con visiera quando si sta all’aria aperta. Anche se si indossano lenti a contatto con protezione UV, è opportuno indossare comunque occhiali da sole per proteggere il tessuto oculare che non è coperto dalle lenti.
È importante proteggere adeguatamente anche gli occhi dei bambini, che trascorrono all’aria aperta più tempo degli adulti e i cui occhi non sono in grado di filtrare efficacemente i raggi UV, risultando quindi maggiormente esposti ai danni che ne possono derivare.
In ogni caso la fotocheratite è un disturbo temporaneo che raramente provoca danni agli occhi. Per trovare sollievo è possibile ricorrere a impacchi freddi e gocce oculari a base di componenti delicati come acque distillate di Camomilla, Hamamelis ed Euphrasia, che hanno un effetto umettante, rinfrescante e calmante. In alcuni casi il medico potrà eventualmente consigliare dei colliri antibiotici.
Abbiamo visto come il clima caldo e il vento possono far evaporare più in fretta il film lacrimale, creando un maggior attrito tra le palpebre e l’occhio e causando arrossamento e secchezza oculare.
Per questo quando si passa più tempo all’aria aperta è importante idratare gli occhi anche dall’interno bevendo almeno 1,5 litri di acqua al giorno e seguendo un’alimentazione ricca in vitamine e sali minerali.
Per dare sollievo e rinfrescare gli occhi secchi e arrossati è inoltre possibile ricorrere a gocce oculari con ingredienti delicati.
Fare impacchi freddi sugli occhi e utilizzare lacrime artificiali o gocce oculari a base di liposomi, acido ialuronico ed estratto di Perilla ad azione lubrificante, lenitiva ed antiossidante può aiutare ad alleviare la sintomatologia provocata dall’allergia.
Anche in questi casi è sempre bene utilizzare occhiali da sole quando si sta all’aria aperta.
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